La forza di volontà

Riconoscere che la forza di volontà è la corte suprema di tutti i dipartimenti della mente. Mi eserciterò ogni giorno, quando avrò bisogno dello stimolo per agire per qualsiasi scopo; e formerò come un abito su misura per convertire il potere della mia volontà in azioni e lo farò almeno una volta al giorno.

volontà --> azione, almeno una volta al giorno;

Le emozioni

Rendermi conto delle mie emozioni positive e negative, crearmi l’abitudine quotidiana di promuovere lo sviluppo delle emozioni positive e aiutarmi a convertire quelle negative in qualcosa di positivo.

osservazione emozioni --> promuovere emozioni positive, trasformare quelle negative;

La ragione

Riconoscere che le mie emozioni positive e negative sono pericolose se non vengono controllate e guidate per un fine desiderato, depongo tutti i miei desideri, i miei obiettivi ed i miei propositi sotto il potere della ragione e sarò guidato da essa per esprimere tutto questo.

usare la testa sempre;

L'immaginazione

Riconoscere la necessità di piani e idee sani per il raggiungimento dei miei desideri, svilupperò la mia immaginazione appellandomi a lei quotidianamente affinché mi aiuti nella formazione dei miei progetti.

immaginare, visualizzare;

La memoria

Riconoscere il valore di una mente vigile e di una memoria attenta, incoraggerò la mia ad essere sempre in allerta preoccupandomi di imprimere chiaramente tutti i pensieri ed i desideri da ricordare, associando questi pensieri ai relativi obiettivi, i quali verranno richiamati alla mente di frequente.

esercitare la memorizzazione, pensieri --> obbiettivi;

Il subconscio

Riorganizzare l'influenza di mio subconscio sulla mia forza di volontà, mi prenderò cura di sottoporgli un quadro chiaro e preciso del mio scopo principale nella vita e tutti gli effetti secondari che portano al mio scopo principale, manterrò costantemente impressa questa immagine nel mio subconscio e la ripeterò ogni giorno.

quadro chiaro e preciso;

La coscienza

Riconoscendo che le mie emozioni spesso sbagliano con il loro eccessivo entusiasmo e la mia facoltà della ragione, spesso, è carente dei sentimenti necessari per permettermi di combinare la giustizia con la misericordia nei miei giudizi, chiedo alla mia coscienza di guidarmi su ciò che è giusto e sbagliato; non mi permetterò mai di mettere da parte il suo verdetto, non importa quale sarà il prezzo per farlo.

giusto e sbagliato da me e dall'Universo;


Il Randori nasce dalla sintesi tra diverse discipline marziali : l'Aikido e il Kung Fu in primis; è un Mash Up Marziale, per il corpo e per la mente, che si basa spiritualmente sui principi del Sufismo, del Cristianesimo Mistico, dello Zen e dello Sciamanesimo Tolteco;

Il Randi, Roofi o Randoka, è un Sufi che pratica l'Arte Marziale del Randori;

"Ubriaco senza vino; sazio senza cibo; turbato, affamato e insonne;un re sotto un umile manto; un tesoro all'interno di una rovina; nè di aria, nè di terra, nè di fuoco e nè di acqua; un mare senza limiti; egli ha cento soli e cento lune e cento cieli; è saggio grazie all'Universo.. non un erudito da libri;"

Rumi

Il Randori (Ran: confusione, Dori: controllare, fermare)

Filosoficamente, indica una riduzione alla quiete di un sistema caotico. Un contrasto che richiama ciò che l'atleta vede all’esterno e ciò che, ordinatamente, il suo spirito dovrebbe compiere nell'affrontare quell’esperienza: ricercare l'ippon, liberare il corpo, renderlo creativo, stemperare le paure connesse all'attribuzione di un punteggio, bandire tattiche ed ostruzionismi tipici della gara che sono da ostacolo alla miglior gestione della propria energia (seiryokuzenyo), al confronto costruttivo, al reciproco miglioramento ed al concetto di altruità (jitakyoe)

"Il valore del Randori risiede nel fatto che conferisce prontezza e agilità nell’adattarsi alle situazioni, poiché il suo esercizio risiede soprattutto nell'interagire con l'azione avversaria, e per fronteggiare questi frangenti, occorre applicarsi mentalmente e fisicamente, opportunità offerta soltanto dal Randori"

"Il Randori è un mezzo efficace anche per la coltivazione mentale. Difatti nel Randorì esistono azioni differenziate che portano a un continuo gioco di abilità e di intelligenza e più complesso è il gioco, più invitante ne diventa la ricerca"

"Il Randori è un esercizio di Zanshin in cui si impara a rimanere dinamici e reattivi sotto la pressione di più attacchi. Più l’abilità del Randoka cresce, più egli diventa in grado di fronteggiare attacchi veloci e decisi"

DORI è la sonorizzazione di tori. La D diventa T quando il termine viene accostato ad un'altra parola. Tori è il sostantivo del verbo toru "prendere", pertanto tori/dori significa "presa".

RAN, pronunciato nella sua lettura on (ovvero quella sino-giapponese), significa "rivolta", "ribellione", "guerra", "disordine".